Sciamanesimo, Naturopatia, Olistico.

Tre metodologie di guarigione diverse?

Come possiamo definirle, Metodi? Tecniche? Scenze?

In verità, le definizioni, che sono state date, sono veramente molteplici, ognuno in base alla sua conoscenza o sentito dire.

Cercherò di analizzarle sommariamente per averne una idea un pò più precisa.

Iniziamo dallo Sciamanesimo

Intanto la parola Sciamano deriva dall’inglese Shaman adattamento del termine Saman o Samen, che presso il popolo dei Tungusi Siberiani designa gli operatori “medici” che agiscono in stato di trance.

Altri sostengono invece che arrivi dal sanscritto Sramana o dal poli Samana che significa “uomo ispirato dagli spiriti, colui che vede nell’oscurità”, nel Tunguso, Sa significa (sapere).

Lo Sciamano è colui che con l’aiuto di “spiriti” o forze dell’universo, oscure ad altri, riesce a comprendere la causa della malattia e di conseguenza agisce per far avvenire la guarigione.

Il concetto è che l’individuo ha perso il suo equilibrio quindi compare la patologia.

Naturopatia

La Naturopatia è, senza ombra di dubbio, la madre della medicina moderna chimica.

Il Naturopata esegue una analisii del paziente, semplicemente chiedendo alcuni aspetti della sua vita, come si alimenta, che attività lavorativa svolge, se pratica sport, come dorme i vari disturbi che accusa e così via.

In base alle informazioni che riceve e, ad una analisi visiva del soggetto ed alle risposte ad alcune domande mirate, decide il da farsi.

Il da farsi è una serie di cose tutte naturali, aiutando il paziente anche con prodotti supplementari naturali.

Olistico

Oggi il settore Olistico racchiude diverse pratiche che va dallo Yoga ai massaggi.

Olistico deriva da Olismo che deriva da una parola Greca che significa “Totalità”.

Questo ci fa già comprendere che la Scenza Olistica si occupa non solo del sintomo di per se ma della totalità dell’individuo compreso la sua anima.

Prima dell’avvento della medicina moderna, quando qualcuno si ammalava si pensava che questo fosse dovuto anche ad un fattore di cattivo rapporto con la religione (che si era fatto qualcosa contro qualche santo o verso Dio) oppure era il fato (un qualcosa di incomprensibile).

O addirittura che era opera del diavolo o di qualche maleficio.

Ippocrate medico greco fu il primo a dire che la malattia era un fattore fisico ma collegabile anche agli stati emozionali della persona.

Analizzando questo sunto di codeste Scenze, la mia modesta opinione è che, non esistono in effetti sostanziali differenze.

Tutte sono rivolte alla comprensione dello stato totale della persona, l’analisi completa del suo essere fisico e non.

Tutte hanno la piena consapevolezza che la malattia si presenta quando c’è uno squilibrio dell’essere.

Tutte e tre operano nella totalità e con diverse “tecniche naturali” per il riequilibrio dell’individuo e quindi il raggiungimento della guarigione nella sua complessità.

By Alfredo Lorenzo D’Olimpio